Osteopatia e fibromialgia
FIBROMIALGIA: dove nasce il problema ?!
A fondo pagina lascio il link della ricerca
La fibromialgia è un disturbo cronico che colpisce circa il 2 % /3 % della popolazione e, maggiormente, il sesso femminile. È caratterizzato da dolori cronici e ipersensibilità somatica. Ha un forte impatto sulla qualità della vita delle persone affette.
Studi recenti suggeriscono che deriva da uno squilibrio a livello di trasmettitori nel sistema nervoso centrale (SNC) con maggiore percezione del dolore. Pertanto il SNC svolge un ruolo fondamentale da due punti di vista:
1) Genera la coscienza del dolore
2) Diminuisce l’attività inibitoria dei canali discendenti
Il SNC e il sistema gastrointestinale (GI) hanno una costante comunicazione bidirezionale. La complessa comunità di batteri che colonizzano l'intestino, il microbioma, svolge un ruolo fondamentale in questa relazione. È stata dimostrata un'associazione tra cambiamenti del microbioma e la fibromialgia.
Il ruolo del microbioma nell'ipersensibilità e nel dolore è evidenziato dalla frequente associazione tra fibromialgia e disturbi del sistema GI, come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), in quanto circa il 75 % dei pazienti affetti da fibromialgia soddisfa i criteri diagnostici di IBS (sindrome dell’intestino irritabile)
Il microbioma è un obiettivo terapeutico importante per il sollievo dei sintomi della fibromialgia, specialmente nei pazienti con manifestazioni gastrointestinali
La popolazione microbica intestinale può essere modulata mediante antibiotici, probiotici o prebiotici, con effetti antidolorifici e cambiamenti nella risposta al dolore e altri benefici psicologici. Tuttavia la dieta è il fattore più determinante per la salute del microbioma. È anche importante valutare il cambiamento della dieta con l'obiettivo di modulare il dolore.
- Tradizionalmente, gli interventi terapeutici nella fibromialgia si concentrano sulla gestione del dolore e la loro efficacia è limitata
- L’importanza di un approccio multidisciplinare è ormai chiara
- Bisogna agire sulle tensioni addominali tramite tecniche manipolative osteopatiche e non solo, va valutato un cambiamento della dieta con un nutrizionista