Bevi abbastanza acqua ?

Bevi abbastanza acqua ?

L' organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda di bere almeno due litri di acqua al giorno per mantenere l'organismo sano e idratato.

Ma che funzioni ha l'acqua ?

  • L' acqua regola la temperatura corporea, evita la disidratazione e la costipazione (l'organismo deve mantenere un corretto equilibrio tra sodio e potassio per conferire alle cellule nervose e muscolari la proprietà di eccitabilità).
  • Aiuta la digestione, mantenendo puliti intestino e reni.
  • Ci permette di eliminare tossine ed evita in molti casi l'aumento di peso sopratutto se si beve a stomaco vuoto poiché la persona si sente "sazia" senza aver consumato calorie extra tra i pasti.
  • Previene la depressione (bassi livelli d'acqua nel cervello possono indurre a depressione). Alcuni studi dimostrano che chi beve le quantità raccomandate di acqua al giorno vive vite più sane e felici.
  • Bere acqua significa anche mantenere i muscoli in funzione.

Quanto bisognerebbe bere ?

Secondo quanto riporta il Ministero della Salute, la quantità di acqua da bere è abbastanza variabile a seconda degli individui, tenendo conto dell’ambiente di vita, del regime di lavoro ed attività, del tipo di alimentazione e degli stili di vita.

In condizioni normali meccanismi di autoregolazione e fattori complessi che determinano la sensazione di sete assistono l’organismo ad assumere il giusto fabbisogno d’acqua necessario a compensare le perdite idriche, che continuamente hanno luogo per effetto della sudorazione, respirazione, escrezione di urine e feci.

Tuttavia alcuni individui, soprattutto bambini ed anziani, sono maggiormente soggetti a disidratazione anche perché dimostrano una riduzione della percezione nella sensazione di sete e nello stimolo naturale a bere, con il rischio di non bilanciare adeguatamente e tempestivamente le perdite di acqua. Per questo, è necessario assecondare in tutti i casi il senso di sete tendendo ad anticiparlo, o, in ogni caso, garantire all’organismo un’assunzione di acqua regolare ed in quantità adeguata per mantenere costantemente bilanciato l’equilibrio idrico e prevenire rischi di disidratazione.

La disidratazione, causata da un assunzione di liquidi inferiori alla perdita di acqua, ha effetti anche seri sull’attività e sulle prestazioni fisiche dell’organismo.

Nelle forme più lievi è influenzata la termoregolazione ed è manifesta la sensazione di sete, con il prolungarsi del fenomeno si manifestano crampi, apatia, astenia, maggiore irritabilità; forme più gravi inducono malessere generale ed anche allucinazioni fino a rischio di insorgenza del colpo di calore ed effetti letali. Lo stato persistente della disidratazione è associato ad un significativo incremento di rischio di molte patologie, anche gravi, in primo luogo a carico del rene.

Il gruppo di esperti scientifici dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority, EFSA) sui prodotti dietetici, l’alimentazione e le allergie, ha di recente ridefinito i valori dietetici di riferimento per le assunzioni di diversi nutrienti tra cui l’acqua, raccomandando la quantità che è necessaria assumere per godere di buona salute a seconda dell’età e del sesso.

I valori di riferimento, che considerano l’acqua assunta complessivamente (sia mediante consumo diretto che attraverso alimenti e bevande di ogni genere), in condizioni di moderate temperature ambientali e medi livelli di attività fisica, sono così definiti:

  • Neonati sino a sei mesi di vita: 100 mL/kg al giorno,
  • Bambini: tra 6 mesi e un anno di età: 800-1000 mL/giorno, tra 1 e 3 anni di vita: 1100-1300 mL/giorno, tra i 4 e gli 8 anni di età: 1600 mL/giorno
  • Età compresa tra 9-13 anni: 2100 mL/giorno per i bambini e 1900 mL/giorno per le bambine;
  • Adolescenti, adulti e anziani: femmine 2 L/giorno e maschi 2,5 L/giorno.

Questi valori sono indicativi; in condizioni di climi caldi e di attività fisiche intense, o altre condizioni che inducano disidratazione, i livelli di acqua da assumere possono variare sensibilmente (può considerarsi anche più del doppio dei valori indicati). Ciò si verifica anche in condizioni di stress e disturbi gastro-enterici che determinino vomito e diarrea, come per la diarrea del lattante.